IGIENE ALIMENTARE: L’IMPORTANZA DI ESSERE SERIAMENTE FLESSIBILI

La Commissione torna a sottolineare l’importanza della flessibilità nell’applicazione delle norme igienico-sanitarie degli alimenti. Tale invito è rivolto agli Stati membri che dovrebbero attuare a livello nazionale procedure e sistemi per favorire il maggior ricorso a questo concetto chiave di tutta la legislazione alimentare.

Tale richiamo, elaborato sulla scorta di una indagine del FVO In sei paesi (Germania, Regno Unito, Spagna, Austria, Finlandia e Republica Ceca) dovrebbe consentire, secondo Bruxelles, alle piccole e medie imprese di innovare i processi produttivi senza compromettere il livello di sicurezza alimentare.

Al riguardo è lecito nutrire qualche dubbio. Il ruolo della flessibilità è certamente fondamentale nel sistema di sicurezza alimentare ma la comunicazione della Commissione omette di ricordare che la flessibilità ha costi ben precisi che i piccoli operatori spesso non possono sostenere. Così stando le cose, la conseguenza rischia di essere un aumento dell’incertezza giuridica connessa a una maggiore dipendenza dell’operatore dal controllo ufficiale. Per ribaltare tale scenario sarebbe necessario uno sforzo collettivo per ridurre i costi connessi ad approcci flessibili.

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