EGITTO: MISURE FITOSANITARIE SU PALME E PATATE

Svoltasi dal 25 Gennaio al 4 febbraio 2010 la Missione del Food and Veterinary Office (FVO) ha valutato il sistema dei controlli fitosanitari della patata, le procedure di certificazione delle patate tardive destinate all’esportazione in UE, e i sistemi di controllo della Ralstonia solanacearum e Rhynchophorus ferrugineus (Punteruolo rosso della palma) e delle misure fitosanitarie applicabili alle piante potenzialmente vittime (DG(SANCO) 2010-8614 – MR FINAL).

A giudizio della Missione, i servizi fitosanitari egiziani sono ben organizzati e caratterizzati da una chiara divisione dei compiti e delle competenze tra i diversi ispettori. Su espressa richiesta dell’Unione Europea, l’Egitto ha in questi anni realizzato importanti ed efficaci sforzi in material di procedure per l’esportazione della patata e della palma. Il giudizio del FVO è largamente positivo sia per entrambi i settori. Si ricordi che l’Egitto è il principale fornitore di patate tra i paesi non UE.

Le raccomandazioni indirizzate alle Autorità egiziane sono state:

  1. Assicurare che le ispezioni ufficiali siano condotte su campioni di tuberi tagliati per individuare eventuali sintomi del marciume bruno della patata causato da Pseudomonas solanacearum (Smith) Smith, dovendo il tasso di campionamento attenersi al 10 % di sacchi e di 40 tuberi per sacco per i sacchi da 70 kg o equivalenti e del 50 % di sacchi e di 40 tuberi per sacco per i contenitori da 1 o 1,5 tonnellate;
  2. Assicurare che gli stabilimenti di confezionamento e packaging dei tuberi destinati all’esportazione in UE siano oggetto di controlli conformi alla Decisione della Commissione n. 2004/4/CE del 22 dicembre 2003 che autorizza gli Stati membri ad adottare, a titolo provvisorio, misure d’emergenza contro la propagazione di Pseudomonas solanacearum (Smith) Smith per quanto riguarda l’Egitto;
  3. Garantire che le spedizioni di patate tardive verso la UE siano oggetto di appropriata sorveglianza in linea con le specifiche tecniche riconosciute nell’ambito della International Plant Protection Convention, in particolare ISPM (International Standard for Phytosanitary Measures) No 7 – Export Certification System (1997), specialmente nella fase del trasporto dallo stabilimento di confezionamento a quello di invio;
  4. Migliorare le condizioni in cui i controlli ufficiali sono svolti, tenendo presente – tra gli altri aspetti – che il controllo al momento dell’imbarco per l’esportazione dovrebbe svolgersi con equipaggiamenti e dotazioni appropriati come richiesto da ISPM No 23 – Guidelines for inspection (2005)  e ISPM No 7 – Export Certification System (1997);
  5. Assicurare che dopo l’imballaggio dei sacchi nel centro di condizionamento, siano svolte ispezioni ufficiali su campioni di tuberi per individuare eventuali sintomi del marciume bruno della patata causato da Pseudomonas solanacearum (Smith) Smith secondo un tasso di campionamento del 2 % di sacchi per ciascuna partita e di 30 tuberi ispezionati per sacco;
  6. Utilizzare il modello di certificato fitosanitario richiesto dalla Direttiva 2000/29/CE del Consiglio, dell’8 maggio 2000, concernente le misure di protezione contro l’introduzione nella Comunità di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali e contro la loro diffusione nella Comunità;
  7. Garantire una valutazione regolare degli ispettori fitosanitari;
  8. Assicurare che nel caso di esportazione di piante suscettibili di ospitare il Rhynchophorus ferrugineus, i controlli ufficiali siano effettuati immediatamente prima dell’esportazione;
  9. Garantire che piante con radici destinate all’esportazione in UE e suscettibili di ospitare il Rhynchophorus ferrugineus siano originarie di aree di produzione dichiarate libere da Clavibacter michiganensis ssp. sepedonicus, Globodera pallida, Globodera rostochiensis e Synchytrium endobioticum. Ricade in questa raccomandazione anche l’analisi di campioni di terreno per verificare almeno la presenza di Globodera pallida and Globodera rostochiensis.
  10. Valutare l’opportunità di aggiornare le istruzioni tecniche usate dal Central Administration for Plant Quarantine (CAPQ) con riferimento alle patate tardive destinate al mercato UE in modo tale che esse contengano dettagli in merito al controllo degli stabilimenti di condizionamento e delle aree di imbarco e garantire una maggiore conoscenza dei requisiti legali necessari per l’importazione in UE di questi prodotti agricoli;
  11. Considerare l’avvio di una campagna di analisi per l’individuazione preventiva di agenti patogeni della patata quali: Clavibacter michiganensis ssp. sepedonicus, Meloidogyne chitwoodi, Meloidogyne fallax, Globodera pallida, Globodera rostochiensis, Potato spindle tuber viroid, Synchytrium endobioticum, il che è anche previsto come best practice dal ISPM No. 6 e ISPM No. 8. Ciò aiuterebbe a garantire anche la conformità delle esportazioni egiziane alle prescrizioni di cui alla Direttiva 2000/29;
  12. Considerare l’uso di trappole a base di ferormoni per determinare lo status fitosanitario di aree per quanto riguarda il Rhynchophorus ferrugineus;
  13. Considerare l’avvio di una campagna di analisi per la individuazione preventiva di agenti patogeni della palma: Cadang-Cadang viroid and Palm lethal yellowing mycoplasm, in linea con quanto previsto dal ISPM No. 6 e ISPM No. 8. Ciò aiuterebbe a garantire anche la conformità delle esportazioni egiziane alle prescrizioni di cui alla Direttiva 2000/29.
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